

Io ti chiesi
Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.
Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste
(Hermann Hesse)
Perchè ti Amo
Perchè ti amo, di notte son venuto da te
così impetuoso e titubante
e tu non mi potrai più dimenticare
l'anima tua son venuto a rubare.
Ora lei è mia
del tutto mi appartiene nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potrà salvare.
(Hermann Hesse)
Il mio Amore
Tace e si ricorda con pensieri pieni di tristezza
dei suoi morti lontani.
Lo ho offerto a parecchi, nessuno però lo ha voluto.
L'ho messo in vendita in tutte le vie,
nessuno lo ha voluto - non sa ridere!
Cosa devo fare col mio amore?
Lasciare lo voglio ai miei morti.
(Hermann Hesse)
Senza di te
Il mio cuscino mi guarda di notte con durezza
come una pietra tombale;
non avevo mai immaginato che tanto amaro fosse essere solo
e non essere adagiato nei tuoi capelli.
Giaccio da solo nella casa silenziosa,
la lampada è spenta, e stendo pian piano,
le mie mani per afferrare le tue,
e lentamente spingo la mia fervente bocca verso di te
e bacio me fino a stancarmi e ferirmi
e all'improvviso son sveglio,
e intorno a me la fredda notte tace,
luccica nella finestra una limpida stella,
o tu dove sono i tuoi capelli biondi,
dov'è la tua dolce bocca?
Ora bevo in ogni piacere la sofferenza e veleno in ogni vino;
mai avrei immaginato che fosse tanto amaro
esser solo esser solo e senza di te!
(Hermann Hesse)
Mondo splendido
Sempre e poi sempre,
o vecchio o giovane torno a avvertire:
una montagna notturna e al balcone una donna silenziosa,
bianca una strada al chiaro di luna
in lieve pendio
e ciò mi lacera il cuore nel petto atterrito di struggimento.
O mondo ardente,
o tu chiara donna al balcone,
cane che abbai nella valle,
treno lontano che passi,
come mentite, come atroci ingannate me ancora,
e pur tuttavia voi siete sempre il mio sogno e delirio più dolce.
Spesso ho tentato la strada per la tremenda "realtà"
dove hanno valore mode,
assessori, leggi, e denaro,
ma solitario mi sono involato,
deluso e liberato,
verso là dove sogno e beata follia zampilla.
Afoso vento notturno negli alberi,
scura zigana,
mondo ricolmo di nostalgia pazza e profumo di poesia,
mondo splendente,
di cui sono schiavo eternamente,
dove a me guizzano i tuoi bagliori,
dove riecheggia per me la tua voce.
(Hermann Hesse)
Smarrimento
Sonnanbulo, a tastoni mi trascino attraverso bosco e precipizio,
fantastico mi attornia un cerchio magico ardendo,
indifferentemente se io segua dannato
o vezzeggiato devotamente l'intimo comando.
Quante volte la realtà in cui vivete mi ha ridestato e richiamato a sè!
Io stavo in lei deluso ed atterrito e di nuovo mi sono dileguato.
O calda patria a cui voi mi strappate sogno d'amore cui mi avete sottratto,
a rifugiarsi in te per te mille vie segrete torna il mio essere,
come ritorna l'acqua verso il mare.
Mi guidano furtive sorgenti canore,
agitano uccelli di sogno piumaggi lucenti della mia infanzia
di nuovo riecheggia il suono,
nell'intreccio d'orato nel ronzare soave dell'api
mi trovo in singhiozzi accanto alla madre di nuovo.
(Hermann Hesse)
Bagliori diffusi
Bagliori diffusi lampeggiano lontano,
il gelsomino con insolite luci risplende
come una timida stella pallida nei tuoi capelli.
Al tuo magico potere,
dolente e privo di stelle
sacrifichiamo baci e rose,
o notte ansiosa e calda.
Baci infelici e spenti,
di cui, appena dati, ci pentiamo
rose che in un triste ballo
spargono petali quasi avvizziti.
Notte,
senza rugiada amore senza fortuna e senza lacrime!
Su di noi un temporale incombe,
e lo temiamo e lo desideriamo.
(Hermann Hesse)
Vagando nella sera
Sulla strada polverosa, a tarda sera me ne vado,
ombre di muri cadono oblique,
e tra i sarmentivedo la luce della luna su sentiero e ruscello.
Canzoni che un tempo ho cantato
riprendo a intonare sommessamente,
di innumerevoli viaggi errabondi
ombre si incrociano sulla mia via.
Vento e neve e vampa assolata di molti anni risuonano a me,
notti d'estate e azzurribagliori, tempesta e di viaggi aperità.
Cotto dal sole ed imbevuto dalla pienezza di questo mondo
più oltre ancora mi sento attratto
finchè il mio cammino sprofondi nel buio.
(Hermann Hesse)
Canzone d’amore.
Per dire cos’ hai fatto
di me, non ho parole.
cerco solo la notte
fuggo davanti al sole.
La notte mi par d’oro
più di ogni sole al mondo,
sogno allora una bella
donna dal capo biondo.
Sogno le dolci cose,
che il tuo sguardo annunciava,
remoto paradiso
di canti risuonava.
Guarda a lungo la notte
e una nube veloce
per dire cos’ hai fatto
di me, non ho la voce.
(H.Hesse)

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